social link
facebook
twitter

Scigliano: Foto-cronaca di una “Focara”

La tradizione della "focara" il 24 Dicembre ha origine in tempi assai remoti, quando i Romani importarono dall' oriente il mito del Dio Mitra, figlio del Dio Sole. Essa simboleggiava la rinascita della luce sulle tenebre, rappresentandola sulla terra dopo il solestizio d' inverno, quando il giorno riprendeva ad allungarsi nei confronti della notte.

La focara prima dell'accensione

In seguito nei secoli successivi il fuoco diventa elemento di purificazione. Ciò che brucia purifica l'ambiente circostante, e quale miglior periodo per accenderlo se non dopo il solestizio invernale, quando le giornate riprendono ad allungarsi, determinando la fine di un ciclo e l'inizio di un nuovo ciclo. I fuoco purifica il nuovo ciclo che emerge dalle tenebre.

Ore 22,30 La focara è stata accesa... inizia la festa

Arrivando ai giorni nostri, la "Focara" di Natale simboleggia la nascita di colui che sceso sulla terra apre un nuovo ciclo indicando la strada da percorrere... passando per la tradizione popolare, quella contadina, non meno impregnata di significati, dove il fuoco serve a riscaldare colui che deve scendere sulla terra, simboleggiando la rinascita del Bambino che ha aperto il nuovo ciclo...


Ore 24,30 La messa di Natale è finita arriva altra gente intorno alla focara

La "Focara" che abbiamo seguito fotograficamente quest'anno è quella della borgata Lupia, probabilmente la "Focara" più grande tra quelle costruite in paese e certamente la più riuscita a livello organizzativo. Già alle 23,30 sostavano intorno ad essa un centinaio di persone che, terminata la messa di Natale, sono consistentemente aumentate.

Ore 01,30 La festa continua con la "strina di Natale"

Alle ore due e trenta della notte intorno alla "focara" ci stanno ancora una ottantina di persone.
Dal nulla compare un barbecue artigianale.... all'interno braci ardenti della "Focara"... si inizia ad arrostire. Si comincia con alcune fette di pancetta di maiale... si prosegue con arrosto di maiale e intorno alle quattro del mattino fanno la loro comparsa le tanto attese salsicce di maiale.

Si parte con la Pancetta .... Arrivano gli arrosti

alle ore 04,00 circa, arrivano anche le salsicce

Dopo le ore 04,00 arrivano altre persone provenienti dalle "Focare" delle borgate vicine... Arrivano anche i "sonaturi" che dopo un giro oriundi per le "Focare" decidono di fermarsi a Lupia.... Sono le ore 04,30 e intorno al fuoco ci stanno ancora una cinquantina di persone...

Arrivano i sonaturi...... I sonaturi si aggiungono a quelli già presenti

Il freddo è intenso... le auto sono ricoperti da uno scintillante strato di brina ghiacciato... i sonaturi vengono rifocillati con del vino....

Riparte la festa.... ancora più festa.... sono le ore 05,00 fa tanto freddo , tutte le auto presenti sono ricoperte da uno spesso strato scintillante di brina ghiacciata, ma i presenti non demordono... circa 25 persone cantano canzoni popolari.... " riturnella" è il pezzo più cantato....

Il freddo intenso spinge ad avvicinarsi al fuoco.... Si canta musica popolare

improvvisazioni che rasentano estasi mistiche.....c' è chi resta a vegliare sul fuoco fino al mattino

La musica è un continuo crescendo e in alcuni momenti i "sonaturi" sono trasportati in improvvisazioni che rasentano estasi mistiche.... la festa continua fino alle ore 06,30 circa , quando le prime luci dell' alba fanno decidere di tornare a casa i non residenti di Lupia... "sonaturi" compresi.
Gli abitanti della borgata rimasti continueranno a vegliare il fuoco fino alle ore 08,00.

Condividi